La parola mantra è intraducibile, ma il suo significato può essere reso con “strumento che modifica il pensiero” o “suono efficace“. E infatti il mantra ha un potere trasformativo perchè modifica la consapevolezza della mente, l’effetto che crea va al di là del significato letterale. Cantare mantra è un modo semplice e immediato per entrare in contatto con se stessi, con la parte più pura e incontaminata di se stessi.
Spirito e corpo si ri-armonizzano attraverso il suono, e questa armonizzazione ha effetti fisici rilevabili, a livello cardiaco, circolatorio, respiratorio. Il cuore viene “massaggiato” attraverso la respirazione profonda creata dal canto, rilassando il sistema nervoso e le rigidità del corpo e portando un senso di diffuso benessere. Inoltre lavora sulla produzione di neurotrasmettitori e ormoni, influendo anche a livello emotivo.
Il canto del mantra apre il cuore e riporta equilibrio tra l’emisfero destro e quello sinistro del cervello, cioè tra la parte emozionale e quella dei pensieri: questo ha effetti sulle nostre decisioni, ci orienta verso scelte più “sane” per noi stessi.
La parola “mantra” spesso viene collegata ad una religione, o interpretata come una preghiera. Anche se il canto del mantra in sè non è religioso, esso aiuta però a ritrovare la relazione con il Divino che abbiamo perduto.
Questa pratica esiste da millenni e nasce in gruppo, di solito intorno alla figura di un Maestro. La sensazione di pienezza che si avverte immergendosi nella vibrazione del mantra nasce dal contattare un’energia che è condivisa da moltitudini di persone da tempo immemorabile.
Non è necessario saper cantare, neppure avere esperienza di meditazione: non conta la cultura, la religione, l’età. Conta il desiderio di aprire il cuore, di centrarsi in modo spontaneo e non faticoso. Conta il voler star bene.