Molte persone scelgono la musica per rilassarsi dopo un lavoro particolarmente impegnativo o in momenti faticosi, e la musicoterapia è ormai riconosciuta come terapia a tutti gli effetti.
Negli anni molto studiosi hanno fornito spiegazioni scientifiche: infatti le vibrazioni sonore possono intervenire in maniera positiva su diversi disturbi, prime tra tutte le patologie collegate allo stress.
È per questo che il sound healing (guarigione con il suono) è sempre più diffuso, tra bagni di gong e massaggi con campane tibetane o di cristallo: sempre più persone si affidano al suono per stare meglio.
Se ascoltare musica e suono ha effetti positivi sullo stress, a maggior ragione produrre suono, ossia cantare, ha effetti positivi sull’umore ed è un potente antistress.
Quando si canta, il cervello rilascia sostanze come serotonina, dopamina e noradrenalina, che regolano il tono dell’umore, e si registrano variazioni a livello ormonale: diminuisce il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, mentre il corpo libera ossitocina, l’ormone della fiducia e della socialità.
Se il canto spontaneo ha già di per sé effetti così tangibili e positivi (la natura, quante ne sa!), immaginiamo quanto questi possano amplificarsi se l’utilizzo della voce è consapevole e intenzionalmente orientato alla riduzione dello stress.
Il VOCAL TONING, grazie all’azione della vibrazione della propria voce sul corpo, ha tra li suoi effetti più immediati proprio il rilassamento, ma anche, nel tempo, un miglioramento dell’insonnia e una minor percezione della fatica.
E’ uno strumento prezioso ed efficace sempre a portata di mano, una volta apprese le tecniche: infatti praticare il Vocal Toning, emettendo suoni delicati e continui, o lo “humming”, ossia l’emissione di un profondo suono mmmmh a labbra chiuse può essere fatto ovunque e in qualsiasi situazione, ed i risultati sono assicurati.